Paolo Barillari propone un tipo di viticultura sicuramente fuori dagli schemi: si definisce un cacciatore di uve. Cerca con attenzione fra le realtà vitivinicole che più lo aggradano per poi vinificare i preziosi frutti, secondo suo gusto e idea. È per questo che possiamo definire itinerante la cantina di Paolo ma, al contrario, i suoi vini sono molto legati ai territori. La prima caccia inizia nel 2019 con la scoperta del terroir straordinario dei Colli Euganei, vulcani del passato. La ricerca si ferma solo quando Paolo scopre uve eccezionali coltivate da vignaioli sensibili; altrettanta sensibilità e rispetto vengono utilizzati poi nella vinificazione. La mission è creare vini che racchiudano l’anima del vitigno e del terroir, senza utilizzare nulla più di quello che la natura ha dato.